Carlo Carotti, cinefilo e studioso di storia contemporanea, è stato direttore reggente della Biblioteca Nazionale Braidense.
Nel 2012 decide di donare, in più riprese, in comodato d’uso, alla Biblioteca di Storia dell’arte, della musica e dello spettacolo circa 7000 volumi relativi al cinema nelle sue diverse declinazioni, archeologia del cinema, teoria del cinema, monografie su attori, registi e critici, monografie sul lavoro dell’attore, saggi cinematografici e alcune riviste di settore.
Filippo Crivelli è un regista milanese di fama internazionale, attivo già dagli anni ’50 nel teatro musicale, operistico, nel teatro di prosa, in spettacoli televisivi e radiofonici.
Nel 2019 ha donato alla Biblioteca il suo fondo bibliografico e archivistico.
Il Fondo Crivelli è costituito di materiali di varia natura legati alla sua attività registica, dagli anni ’50 del Novecento fino al primo decennio del 2000:
Il fondo è in corso di riordino archivistico.
Maurizio Porro è un giornalista, critico teatrale e critico cinematografico.
Nel 2000 ha fatto dono alla biblioteca di una raccolta di 5541 Pressbook, materiale promozionale creato e distribuito dai produttori cinematografici al fine di commercializzare i propri film. i materiali sono stati catalogati e ordinati alfabeticamente per regista: per ogni pressboook è stato fornito il titolo originale, titolo italiano, nome del regista e anno d’uscita del film.
Il fondo comprende anche di materiale di varia natura (documenti dattiloscritti, articoli di giornale, cartelle stampa) inerente sempre il mondo del cinema. Seguendo le volontà del donatore, si è cercato di modificare il meno possibile l’organizzazione del fondo che è stato suddiviso in cinque macro aree tematiche: personaggi del mondo dello spettacolo, festival, generi, grandi temi e scritti di Maurizio Porro.
La sua donazione comprende anche alcune delle più importanti riviste di settore, spaziando dal cinema al teatro alla musica, per un totale di 86 titoli. Il periodo interessato parte dall’immediato dopoguerra (molte riviste contengono numeri risalenti agli anni ’50) per spingersi fino ai primi anni Duemila.
Oltre alle riviste la donazione comprende numerosi programmi di sala di alcuni dei più importanti teatri italiani ed europei, come il Teatro Nazionale, il Teatro Nuovo, il Teatro Stabile di Trieste e il Teatro di Bremen.
I periodici e i programmi di sala sono stati catalogati e sono consultabili dall’Opac d’Ateneo.
Indice dei pressbook del Fondo Porro
Si tratta di 43 copioni di scena manoscritti della Compagnia Reale Sarda databili tra il 1830 e il 1855 ca., probabilmente destinati al suggeritore o buttafuori Federico Ferroni.
I 2 faldoni sono stati reperiti nel 2005 nell’archivio della famiglia Strambio de Castillia a Valmadrera (LC) presso Villa Gavazzi. Al momento non è possibile ricostruire le modalità con le quali i documenti oggetto sono giunti in possesso della famiglia, se per antico lascito o per acquisto.
La Compagnia Reale Sarda è stata istituita nel 1821 a Torino da Vittorio Emanuele I di Savoia allo scopo di promuovere, nell’ottica di un’attenta strategia politica, “l’istruzione del diletto popolare” attraverso il teatro drammatico, la Compagnia è stata diretta per lungo tempo da Gaetano Bazzi.
Il fondo è stato riordinato e l'inventario è consultabile sul portale La Statale Archivi.
Darko R. Suvin, nato a Zagabria, docente universitario, critico letterario e teatrale, poeta e scrittore, ha insegnato dal 1959 Letteratura all’Università di Zagabria e dal 1968 Letteratura inglese e comparata alla McGill University di Montreal, Canada.
Nel 2011 dona all’Università degli Studi di Milano la sua raccolta libraria denominata “Fondo Suvin”, costituita da circa 9000 volumi pubblicati in maggior parte in lingua inglese, ma anche in francese, tedesco e lingue slave, negli anni compresi tra il 1950 e il 2008.
La raccolta contiene testi difficilmente reperibili sul mercato e riguardano la letteratura in generale, ed in particolare la letteratura fantascientifica ed utopistica, il teatro e la letteratura drammatica, la critica letteraria e teatrale, la storia, la filosofia, la linguistica, l’antropologia, la sociologia, incluso anche le pubblicazioni del donatore.
I 9000 volumi sono stati divisi tra la Biblioteca del Polo di Mediazione interculturale e comunicazione di Sesto San Giovanni, la Biblioteca di Apice e la Biblioteca di Storia dell’arte della musica e dello spettacolo.
Alla nostra biblioteca è stata destinata una piccola parte del fondo, circa 1850 unità bibliografiche, in prevalenza testi in lingua inglese sul teatro contemporaneo occidentale, sul teatro elisabettiano e sull’opera di William Shakespeare.
Il fondo è catalogato e consultabile su Minerva.