Da venerdì 11 aprile a venerdì 30 maggio la biblioteca del polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione ospiterà l'esposizione libraria dal titolo Per un primo canone della letteratura italiana della migrazione, a cura di Giuseppe Sergio, con la collaborazione di Paola Arrigoni, Daniele Comberiati, Jacopo Ferrari e Daniela Finocchi.
L'esposizione mira a fare il punto sulla cosiddetta letteratura italiana della migrazione, che può dirsi avviata tra lo scorcio degli anni Ottanta e i primissimi anni Novanta del secolo scorso con i romanzi "Asmara addio" (1988), "Io, venditore d'elefanti" (1990) e "Immigrato" (1990), opera di autrici e autori non italofoni che hanno scelto la nostra lingua come mezzo di espressione letteraria.
Intrecciando criteri diversi - quali per esempio il successo di critica o di pubblico e la rappresentatività rispetto ai paesi di origine di scrittrici e scrittori - si è giunti a proporre un primissimo canone di questa letteratura, al contempo ponendo le basi per una collezione libraria che nei prossimi anni potrà auspicabilmente infoltire gli scaffali, quanto mai idonei, della biblioteca del polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione.
L’esposizione libraria riunisce le prime edizioni dei volumi, mostrandoli al pubblico nella loro originaria veste editoriale; dopo la fine dell'esposizione i volumi saranno a disposizione degli utenti per il prestito.
L'11 aprile l'inaugurazione verrà preceduta, alle ore 15 e presso lo stesso polo di Mediazione (aula P4), da una lezione di Daniele Comberiati (Université de Montpellier Paul-Valéry) dal titolo La lingua e la letteratura italiana della migrazione: tempo di bilanci?.