Fondo Gerbi: letterature europee
Il fondo è parte di una più ampia collezione suddivisa tra diverse biblioteche dell'Ateneo. La Biblioteca conserva 1.596 monografie dedicate soprattutto alla letteratura francese, ma anche a quella inglese, tedesca, spagnola e russa.

Antonello Gerbi nasce nel 1914 a Firenze, da una famiglia della borghesia ebraica, ma si trasferisce molto presto a Milano. Dopo la tesi di laurea in legge, compie i primi passi in campo giornalistico, fornendo anche corrispondenze di viaggio (dalla Germania, dall’Inghilterra, dalla Francia, dall’Ungheria) al “Lavoro” di Genova, a cui invia anche le fotografie dei luoghi visitati. Quella fotografica sarà una passione che continuerà a coltivare nel tempo. L’attività giornalistica termina invece nel 1932, anno in cui Gerbi entra alla Banca Commerciale italiana come capo dell’Ufficio Studi. Dal 1938, in conseguenza alle leggi razziali, è inviato da Raffaele Mattioli in Perù, dove si occuperà dell’Ufficio Studi del Banco italiano di Lima. Proprio qui Gerbi ha anche la possibilità di dedicarsi a ricerche storico-filosofiche, con l’obbiettivo di stendere un volume sulla storia e la realtà del Perù. Da questo filone di studi nasce la passione per l’americanistica, e in particolare l’interesse per la ricostruzione storica delle prospettive europee sul nuovo mondo. Queste indagini confluiranno nel 1955 in un libro importante, La disputa del nuovo mondo. Storia di una polemica, 1750-1900 (Ricciardi, 1955) in seguito tradotto in spagnolo e in inglese. A questo volume si affiancherà più tardi La natura delle Indie Nuove. Da Cristoforo Colombo a Gonzalo Fernández de Oviedo (Ricciardi, 1975). Tornato a Milano nel 1948, Gerbi si dedica al progetto di rilancio della casa editrice Ricciardi. Rimane all’Ufficio Studi della Comit fino al 1970; muore il 26 luglio 1976.
Buona parte della ricca biblioteca personale di Gerbi fu poi acquisita nel 2011 dall’Università degli Studi mediante donazione, destinando porzioni consistenti di volumi in base al loro contenuto prevalente: Apice (circa 5.000 volumi), Scienze della Storia e della Documentazione storica (2.466 volumi), Lingue e letterature straniere (1.596 volumi), Storia dell’arte, della musica e dello spettacolo (1.308 volumi).
La parte collocata presso Lingue riflette in particolare gli interessi di Gerbi nell’ambito delle letterature straniere, con fonti primarie, incluse prime edizioni, e testi critici sulla letteratura spagnola e ispanomericana, francese, inglese, tedesca e russa. Riflettendo quindi i variegati interessi scientifici in questo campo del donatore, all’atto della catalogazione i volumi di letteratura furono ripartiti in cinque settori:
- 11L.A.FAG. per l’anglistica, con 356 monografie di cui 19 libri antichi e 25 pubblicati nell’Ottocento. Buona parte di questa sezione vede titoli editi tra gli anni Quaranta e Sessanta del Novecento, ma sono numerosi anche quelli dei primi decenni del XX secolo. La provenienza dei titoli è varia (Inghilterra e Stati Uniti in primis, ma anche Germania e Francia), spesso per i tipi di case editrici specializzate come per esempio le londinesi Chatto & Windus, Dent e Penguin oppure alcune autorevoli University Press inglesi (CUP) e statunitensi (Columbia, Harvard, Cornell, ecc.). I contenuti spaziano tra epoche e generi della storia letteraria inglese e statunitense dal Settecento in poi, secolo che è presente soprattutto con edizioni di testi teatrali, coerentemente con uno dei principali interessi di Gerbi, ossia il teatro.
- 11L.D.FAG. per la germanistica, con 318 monografie di cui 3 libri antichi e altri 54 pubblicati nell’Ottocento. Anche per questa sezione sono ben rappresentati i titoli editi tra gli anni Quaranta e Sessanta del Novecento, come pure quelli dei primi decenni del XX secolo, ma appaiono questa volta anche diversi volumi pubblicati negli anni Ottanta. La provenienza dei titoli è varia (Germania e Austria prevalenti) e si segnala la presenza di non pochi testi critici in italiano e pubblicati nel nostro Paese, specie tra i più recenti; anche qui, i contenuti spaziano tra epoche e generi della storia letteraria.
- 12L.F.FAG. per la francesistica. Riflette un interesse spiccato di Gerbi per questa letteratura ed è la sezione più consistente con ben 1.096 monografie con 282 titoli editi nell’Ottocento, di cui 9 libri antichi. Tra questi, vi sono anche tre chicche bibliografiche del tardo Settecento: il solo terzo volume delle Oeuvres diverses de M. de Fontenelle de l'Academie francoise (Paris, Michel Brunet Grand'Salle du Palais, au Mercure Galant, 1724); Vue sur le sensations di Jean-Jacques Rousseau (Milan, Joseph Marelli, 1773); L'homme de desir. Par l'auteur des erreurs & de la verité, del massone Louis Claude Saint-Martin (Lyon, J. Sulpice Grabit libraire, 1790). La datazione dei volumi segue lo stesso profilo delle altre sezioni, mentre, per quanto riguarda la provenienza qui spiccano i non pochi titoli pubblicati in Italia e in lingua italiana, con testi critici e traduzioni di fonti primarie. Anche in questo caso, i contenuti abbracciano un po’ tutte le epoche e i generi della storia letteraria francese.
- 12L.I.FAG. per l’iberistica, con una sezione meno consistente di sole 94 monografie di cui 20 pubblicate nell’Ottocento. La datazione e la provenienza dei volumi segue lo stesso profilo delle altre sezioni, con qualche caso interessante di prime traduzioni in italiano di opere di grandi autori ispanofoni come ad esempio la poco nota Sfinge senza Edipo di Miguel De Unamuno (prima traduzione italiana di Piero Pillepich, prefazione di Adriano Tilgher, Milano, Corbaccio, 1925). Non manca qui un’obra cumbre per lo studio dei rapporti Italia-Spagna firmata dall’insigne critico letterario e germanista Arturo Farinelli (1867-1948), ossia la prima edizione di Italia e Spagna, pubblicata a Torino nel 1929 per i tipi di Bocca. Anche in questo caso, i contenuti spaziano tra epoche e generi della storia letteraria spagnola.
- 13L.FAG. per la slavistica, che, con sole 60 monografie, tutte novecentesche, è la sezione più esigua del fondo. Interessante rilevare che questa sezione non presenta nessun titolo in lingua russa o in un’altra lingua slava, ma che siano prevalentemente titoli editi in Italia e in Italiano, con non poche traduzioni in francese di opere dei grandi autori russi (Tolstoj, Checov, ecc.).
Biblioteca di riferimento: Lingue e letterature straniere